Una scuola di qualità

Una scuola di qualità: è quella che noi insegnanti della scuola media “O. Focherini”, insieme a tanti altri colleghi delle scuole medie e superiori di Carpi, Modena e di tante altre città italiane stiamo cercando di difendere con la mobilitazione e la sospensione di varie attività che stiamo mettendo in atto in questo periodo.

Sta per essere approvata una legge (la cosiddetta “Legge di stabilità”) che potrebbe comportare un aumento delle ore settimanali del lavoro in aula di ogni singolo insegnante, a stipendio invariato.

Come categoria professionale ci siamo stancati di sentirci rinfacciare il fatto che “lavoriamo solo 18 ore la settimana”, come se le lezioni si preparassero da sole, come se i compiti e le verifiche (spesso differenziate all’interno della stessa classe) si elaborassero e si correggessero magicamente senza il nostro impegno, la nostra attenzione e il nostro sforzo di valutazione. La nostra professione consiste in 18 ore trascorse faccia a faccia con i ragazzi in classe così come in un monte ore di lavoro sommerso poco o per nulla retribuito (i corsi di recupero e potenziamento, le attività progettuali, i laboratori, i corsi di aggiornamento, per non parlare delle visite d’istruzione, le uscite didattiche…).

Forse non a tutti è chiaro che le famigerate 6 ore in più la settimana di lavoro in classe, che sono oggetto di tanti dibattiti e discussioni, non andrebbero a migliorare la qualità dell’insegnamento di ogni insegnante sulla propria classe, ma verrebbero utilizzate per supplenze in altre classi e – cosa ben più grave – per l’insegnamento di qualunque materia per la quale si rilevasse la necessità e su cui l’insegnante potrebbe anche non essere abilitato, togliendo lavoro a migliaia di precari che su quegli spezzoni di 6 ore contano per poter lavorare dignitosamente!

Con 6 ore in più la settimana tanti docenti arriverebbero ad avere un “pacchetto” di oltre trecento studenti: cari genitori, preparatevi a portare con voi una foto di vostro figlio quando andrete a colloquio, perché l’insegnante potrebbe faticare a ricordarne il viso.
Per tutti questi motivi abbiamo pensato di mobilitarci bloccando, almeno fino all’approvazione della Legge in questione, tutto ciò che esula dalle attività a noi richieste da contratto (contratto tra l’altro al momento scaduto, senza indennità di vacanza contrattuale così come risultano bloccati i nostri scatti di anzianità).

Ma la questione non è solo questa.
Come abbiamo avuto modo di spiegare ai rappresentanti dei genitori nelle riunioni svoltesi nei giorni scorsi, la posta in gioco è ben più alta. E’ in atto un processo di delegittimazione e de-qualificazione della scuola statale italiana che negli ultimi vent’anni, attraverso tagli di fondi e personale e politiche al ribasso per quanto riguarda la costruzione del percorso formativo degli studenti, è approdata al momento attuale in cui rischiamo di veder approvato un testo di legge che si abbatterà sul patrimonio di principi e valori della scuola pubblica come una scure.

Parliamo della legge n. 3542 conosciuta come “ex Aprea”, tentativo di strisciante privatizzazione di un bene della collettività, la Scuola, cui la Costituzione assegna la funzione altissima di “…rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”.

Per tutto ciò ci mobilitiamo, perché abbiamo a cuore il futuro dei vostri (dei nostri) figli.

Scuola media Focherini di Carpi

Scarica documento Assemblea il giorno 12-11-2012