La legge di separazione bancaria come antidoto alla dissoluzione dell’economia reale

Movimento Internazionale per i Diritti Civili – Solidarietà
Ricostruzione e ripresa economica

La legge di separazione bancaria come antidoto alla dissoluzione dell’economia reale

Mercoledì 6 marzo 2013 – ore 18:00
Medolla (MO)

PDF: Invito Conf Medolla Glass-Steagall Ricostruzione

Il sistema della moneta unica continua a crollare e procede l’iperinflazione incoraggiata, tra gli altri, dal “meccanismo europeo di stabilità” (MES). Urge l’istituzione di un nuovo sistema finanziario internazionale, essenzialmente creditizio: l’Unione Europea, tuttavia, temendo come la peste il ritorno alle sovranità nazionali, preferisce certe mezze misure come la recente proposta francese di dilazione degli “inviolabili” criteri di Maastricht, o la tardiva applicazione della cosiddetta Tobin Tax, o l’euro “a due velocità” (con l’eventuale corredo di monete locali), quando non cerca di accrescere il suo potere sui governi e sulle Costituzioni nazionali.
Da quando il nostro movimento ha introdotto, anche in Italia, l’idea di ripristinare i criteri di separazione bancaria che nel 1933 ispirarono la legge Glass-Steagall, si è dovuto attendere le ultime settimane della campagna elettorale appena terminata, affinché l’inasprimento della crisi, l’ondata di licenziamenti, fallimenti e suicidi, lo scandalo di MPS e la rabbia popolare convincessero alcuni candidati a parlarne con favore. Fatta eccezione per chi lo chiede da tempo ed è stato ispirato direttamente o indirettamente dal movimento
internazionale di Lyndon LaRouche, c’è una gran confusione in giro, e spesso si parla della legge Glass-Steagall, della proposta Liikanen o addirittura della legge Frank-Dodd (riforma Obama), come se fossero la stessa cosa.
Secondo il nostro programma, la separazione tra banche ordinarie (di credito) e banche d’affari è una misura organica, delineata con il fine di attuare un radicale mutamento del sistema finanziario: garantendo soltanto le attività bancarie che sono di servizio all’economia fisica, i governi potranno infatti procedere alla cancellazione dei debiti illegittimi e alla creazione di nuovi crediti, necessari agli investimenti di lunga durata e ad alta intensità di capitale, nelle infrastrutture e nella imprese collettive a carattere scientifico (come l’esplorazione spaziale umana dello spazio), da cui l’impresa privata dipende.
È in questo quadro che si coglie il senso del ritorno alla lira, della istituzione di una banca nazionale di credito produttivo e di altre misure necessarie, per esempio, alla piena ricostruzione di una zona terremotata come la nostra.
L’istituzione di un nuovo sistema di credito a livello globale ha anche lo scopo di rendere l’Africa e altre regioni, ridotte in gravissime condizioni economiche e sociali, partecipi di quei progetti infrastrutturali di carattere internazionale (Transaqua, Africa Pass, ecc.) capaci di qualificare il lavoro e aumentare la capacità produttiva delle nazioni interessate, in un’ottica di collaborazione tra le nazioni, ottica diametralmente opposta alla dottrina della “guerra permanente” che tragicamente si riflette nei recenti conflitti in Africa settentrionale.
A dicembre abbiamo pubblicato il “Programma per un Miracolo Economico nell’Europa Meridionale e nel Mediterraneo”, cui vorremmo aggiungere presto un programma per l’Italia, al cui centro siano la rinascita di interi settori industriali oggi perduti e del Mezzogiorno, tramite una pianificazione degna del boom post-bellico.
La invito a partecipare all’incontro con il sottoscritto, rappresentante di MoviSol in Emilia Romagna, con Liliana Gorini, presidente di MoviSol, e con Harley Schlanger, portavoce di Lyndon LaRouche nel Texas, di ritorno da un’analoga conferenza presso la Repubblica di San Marino.
Abbiamo bisogno di dibattere intorno alle idee efficienti, per chiarirle in noi stessi e per affilare le nostre armi contro le “potenze straniere” del sistema oligarchico fondato sulla speculazione finanziaria globale, anche in vista delle prossime elezioni legislative.
Vista la ristrettezza dei tempi, La pregerei di confermare la Sua presenza entro la sera del prossimo venerdì 1 marzo. Ciò mi permetterebbe di scegliere il luogo dell’incontro in base al numero di adesioni e di comunicarlo a chi è interessato ad unirsi a noi.

f.to Flavio Tabanelli
flavio.tbn@tin.it