BES e ICF, informativa al Miur

Resoconto dell´incontro tra amministrazione ed organizzazioni sindacali
Fonte: http://www.gildains.it/

Il giorno 4 giugno 2014, alle ore 17, si è tenuta una riunione di informazione tra Amministrazione e OO.SS.  sulla questione BES e ICF. Per l´amministrazione coordina il Dott. Ciambrone.

Il Dott. Ciambrone introduce l´argomento facendo riferimento alla nota del 22 novembre 2013 in cui erano state stemperate alcune norme prescrittive presenti nella circolare di marzo (si veda la questione allievi stranieri ad esempio) e identificato il percorso di riconoscimento formale dei BES a livello sperimentale. L´intento era quello di ribadire gli strumenti di flessibilità nella didattica. Si chiarisce che non è necessario e che risulterebbe una forzatura introdurre i PDP nella scuola dell´infanzia. Si conferma quindi che le diagnosi per la dislessia possono essere fatte solo nella classe seconda della scuola primaria e per la discalculia nella terza. Per il prossimo anno scolastico si intende riconoscere anche percorsi per gli allievi plusdotati (gifted) ma le modalità operative devono ancora essere identificate. Nella prospettiva di allargare l´informazione e la condivisione dei temi legati ai BES si dovrebbero raccogliere le buone pratiche nelle scuole avvalendosi anche del portale dedicato ai BES che sarà implementato e potenziato nel breve periodo. Di fronte alle richieste di comunicazione dei dati su BES e DSA (mentre per la disabilità tradizionalmente certificata dalla 104 i dati sono noti per la formazione dell´organico di sostegno) l´amministrazione ha solo i dati di incremento di circa il 30% per i dsa ( 2011 73 mila – 2012 90 mila). Mancano i dati sul BES nel loro complesso anche perché non esiste un modello standardizzato di rilevazione e i modelli che sono stati utilizzati dalle scuole in quest´anno scolastico sono cartacei e non ci sono risorse per analizzarli compiutamente.

Sull´introduzione della classificazione ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della disabilità e della Salute – International Classification of Functioning, Disability and Health -ICF) il Dott. Ciambrone ha evidenziato che il modello può essere pieno di insidie e che è opportuno utilizzarlo nella scuola solo sul versante pedagogico didattico.

Gli interventi delle OO.SS. hanno posto in rilievo le seguenti considerazioni:

• Si apprezza la sensibilità dell´Ufficio della Direzione dello Studente nel confermare la situazione di work in progress nell´introduzione della classificazione e identificazione dei BES anche se non è chiaro se l´a.s. 2014-15 sarà considerato ancora momento di sperimentazione oppure periodo di piena operatività del regolamento di riferimento.

• Si apprezza che l´ufficio ha ribadito che l´attivazione dei BES non deve essere curvata a mero adempimento burocratico e che la decisione finale spetta sempre al consiglio di classe.

• Si chiede una riorganizzazione dei CTS (Centri Territoriali di Supporto) partendo da una più approfondita formazione degli operatori.

• Esistono ancora forti squilibri territoriali in merito al ruolo delle ULSS e delle regioni nella certificazione dei DSA con particolare riferimento agli enti accreditati per la certificazione. Ciò appare inaccettabile perché configura una oggettiva disparità di trattamento dei cittadini.

• Si chiede una cabina di regia nazionale con il compito di monitorare l´applicazione della normativa e delle pratiche nelle scuole con la presenza anche di rappresentanti delle OO.SS.

• Si ribadisce che sulla formazione le risorse appaiono assenti o gestite in maniera assolutamente discrezionale dal Ministero senza contare che nel decreto Carrozza sarebbe prevista l´obbligatorietà della formazione senza prendere in considerazione gli aspetti contrattuali connessi.

La delegazione della FGU-Gilda degli Insegnanti ha manifestato le seguenti valutazioni critiche:

• In tutta la questione BES mancano gravemente le risorse per consentire alle scuole di operare adeguatamente e di riconoscere al personale interessato il lavoro aggiuntivo in ordine didattico e burocratico necessario. Non si può continuare a chiedere ai docenti di lavorare di più e con ulteriori responsabilità senza un discorso serio sul versante stipendiale.

• Appare incredibile e scandaloso che all´interno del MIUR manchino dati precisi circa il numero dei BES riconosciuti dai consigli di classe e che manchi il dato sulla formazione delle classi oltre i limiti previsti dalla vigente normativa in presenza di disabilità certificate. La manacanza di comunicazione tra uffici e la mancanza di una seria guida politica non possono continuare a penalizzare le scuole e i docenti.

• Sulla questione della formazione si chiede al più presto un chiarimento circa la sua attuazione in merito ai BES e l´ICF fatto stante che la FGU considera perfettamente operativo il dispositivo previsto dal CCNL. La formazione può essere inserita solo nelle 40 ore oppure deve essere facoltativa e riconosciuta con adeguati stanziamenti.

• La delegazione FGU-Gilda esprime grande preoccupazione per l´introduzione della classificazione ICF (non si sa ancora in quale maniera nella scuola) essendo frutto di scelte di natura esclusivamente tecnocratica e legate al settore medico. Non si può ridurre la formazione e la relazione educativa a parametri di natura classificatoria.

• Serve al più presto per affrontare la complessità che BES e ICF comportano nella scuola l´introduzione dell´organico funzionale di scuola con risorse importanti per il suo funzionamento e con la stabilizzazione del precariato esistente.

Si concorda che sarà convocata a breve una ulteriore riunione sui temi affrontati anche per verificare l´opportunità di dare ulteriori comunicazioni operative alle scuole.