Punti toccati nell’intervento.
- Calo del potere d’acquisto durato vent’anni.
- E’ ora di decidere se riteniamo di aver toccato il fondo, e dimostrarlo, oppure no. Anche perché, se è vero che già altre categorie sono state colpite dall’austerità, una volta colpiti noi molti altri lavoratori, di diversi settori, subiranno la nostra sorte.
- La mobilitazione ha senso se guardiamo anche oltre alle questioni sin qui discusse, poiché. è necessario
- recuperare almeno il potere d’acquisto perduto;
- compiere un censimento dell’edilizia scolastica che abbisogna di manutenzione (nemmeno il ministro sapeva, quando crollò quella trave da un soffitto…)
- stimare quanti beni strumentali (penso ai torni di questo Istituto Galilei, vecchi di quarant’anni) occorrano e presentare a questo ministro, o ai futuri ministri un conto da contrapporre ai tagli proposti (ad esempio il governo propone 150 milioni di euro di tagli, noi rispondiamo che l’anno prossimo vogliamo erogati 2 miliardi di euro, perché questa cifra, in questo esempio, è quella corrispondente alle reali necessità).
- Questo servirebbe per mettere i governi nell’angolo e porli nelle condizioni di dover spiegare perché non destinino sufficienti fondi e ammettere la loro malafede, visto che da vent’anni le banche d’affari non sono più separate da quelle ordinarie e stiamo salvando gli speculatori.
- Se i professoroni (così li ha chiamati poco prima una collega dal tavolo dei relatori) ora al governo rappresentano per noi una forte delusione, sta a noi tornare a pensarci per quel che siamo, una élite culturale, che guidi la nazione.
- Oltre alle questioni qui toccate, c’è anche da pensare alla legge precedentemente accennata, quella della revisione degli organi collegiali, contenuta nel cosiddetto ex ddl Aprea, per cui i docenti saranno una minoranza rispetto ad altri membri del consiglio di amministrazione, in cui lo Stato si limita a concorrere a perseguire fini educativi che sarebbero decisi, in salsa localistica, federalista in modo bizzarro, anche dai rappresentanti dei genitori, che ogni anno possono cambiare…