Una scuola in rivolta contro il DS: “Insulta e fa scenate”

La scuola si rivolta contro la preside: “Insulta e fa scenate”

Al liceo Regina Margherita quasi tutti i docenti firmano un documento contro la dirigente

Altri impegni in vista per gli ispettori del ministero dell’Istruzione. E come nel recente caso dell’Istituto Boselli, ancora una volta è il difficile carattere del dirigente scolastico a scatenare problemi e proteste. Pure la scena si ripete: anche il liceo Regina Margherita conta oltre 1500 iscritti, tre sedi e tanti insegnanti, circa 170. Che a soli due mesi dall’arrivo da Alessandria della preside Marianeve Rossi, compattamente hanno fatto capire che così non si può andare avanti. Per dirne una: dopo dodici anni e ottimi rapporti con tutti i dirigenti che si sono succeduti, la vice preside storica e il secondo vicario hanno gettato la spugna, si sono dimessi. Urla, scenate nei pressi di genitori e studenti, insegnanti cacciati dalla presidenza. Senza contare la riconversione del bagno dei docenti al primo piano in toilette esclusiva della preside (quello al piano terra è diventato bar, quello al secondo al momento è guasto).

IL COLLEGIO DOCENTI

Dunque, il 31 ottobre la dirigente ha interrotto il collegio docenti nel momento in cui un professore stava per dare lettura di una mozione di appoggio ai colleghi dimissionari («in seguito a ripetuti episodi lesivi della dignità personale e della professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici, avvenuti anche in presenza di terzi»), firmata da 131 insegnanti. La preside, martedì, ha interrotto il collegio, l’ha riconvocato a voce per ieri ed è uscita. Ieri il seguito: la mozione è stata votata da 152 docenti (12 astenuti, 2 contrari). «Ora la dirigente dovrà fare tutto da sola – ha commentato poco dopo il coordinatore della Cub Scuola Cosimo Scarinzi – perché non c’è nessuno che accetti l’incarico di funzione strumentale». Alternanza scuola lavoro, orientamento, rapporti esterni, rapporti con le scuole medie: il Regina Margherita al momento non ha chi se ne occupi. «Una situazione ingestibile», aggiunge Scarinzi.

IL MALESSERE

Tra i prof, il malessere è palpabile. «Senza un clima più sereno è impossibile lavorare insieme. È difficile lavorare con una persona con cui non riesci a parlare», dice un docente al termine di un collegio definito «surreale». Un altro: «La preside non ammette di essere contraddetta, grida, accusa di essere minacciata, dice che ha intorno sobillatori. Ha un atteggiamento fortemente autoritario che nessuno è più in grado di tollerare». Ancora Scarinzi: «Faccio presente che ai dirigenti andrà un aumento di 400 euro netti al mese, ai docenti di 85 lordi e spalmati su tutta una serie di voci. Diciamo che in un’atmosfera come quella del “Regina” questo suona una beffa».

da: http://www.lastampa.it/2017/11/03/cronaca/la-scuola-si-rivolta-contro-la-preside-insulta-e-fa-scenate-9Lo7MfM7Ipg2oXDchKJIQL/pagina.html


A PROPOSITO DI PRESIDE-MANAGER…

[…]
Quando il preside-manager cominciò a parlare un silenzio carico di aspettative si sparse per la sala:
“Cari docenti…mi spiace di non potervi più chiamare colleghi…Cari docenti, finalmente oggi anche per noi la parola carriera acquista valore…” disse con l’orgoglio di chi ha appena raggiunto ope legis una posizione di potere e di stipendio ineguagliabili.
Un urlo gioioso si alzò dal collegio.
“…non starò qui a ripetere cose che ormai tutti sappiamo. L’uscita del docente dalla torre d’avorio del solo sapere manualistico, dalla palude stagnante e demotivante dell’uguaglianza, l’energia produttiva che la fine del posto garantito libera, la competizione di Istituto contro Istituto, di docente contro docente, l’ingresso dei privati e del loro mercato nella corrida scolastica, lo studente-cliente soddisfatto o rimborsato, il controllo sull’operato del singolo docente che non potrà più agire indisturbato a proprio piacimento ma dovrà applicare i metodi approvati dall’Istituzione, sono realtà che ormai conoscete benissimo. Sono scelte innovatrici, sono la politica di chi guarda avanti, di chi sta al passo con i tempi, anzi li rincorre per colmare il divario con il tessuto sociale, il mondo del lavoro e la società civile che il nostro immobilismo precedente ha creato…”
[…]

Leggi il racconto integrale: https://www.gildamodena.it/lorgia-del-potere-2001/

da: Vittorio Vandelli, “Questa scuola non è un’azienda! – I racconti del prof. Bingo”, Ed. Pendragon (vittorio-vandelli.com)