La riforma scolastica ai tempi di Mario DRAGHI

Da Gilda di Benevento, analisi politica sulla “riforma” della scuola a cura  del Prof Raffaele SALOMONE MEGNA.

Per cogliere le vere finalità e gli obiettivi che il Governo intende perseguire con il disegno di legge numero 2994 avente per oggetto la riforma del sistema scolastico , non bisogna guardare certo all’interno delle aule scolastiche italiane ma altrove .

Ictu oculi , tale proposta, se attuata completerebbe , la trasformazione in senso autoritario della società italiana .

Tale processo si è avviato in maniera lenta e silente nel corso della seconda repubblica, per poi proseguire in modo palese ed impetuoso negli ultimi anni , grazie all’operato di Governi Tecnici , che hanno usato come motivazione e copertura la lotta alla crisi economica .

Ma contestualizziamo questo disegno di legge da un punto di vista politico-economico , prima ancora di esaminarne i contenuti più salienti .

La disamina sarà effettuata dallo scrivente in qualità di cittadino e non di docente e men che meno di esponente di un sindacato di categoria .

Anche questa proposta governativa ,così come tante altre d’altronde , viene avanzata per ridare competitività al sistema Italia, nell’interesse dei giovani , per eliminare il precariato e per essere al passo in Europa . Ma sarà proprio così ?

E’ uno sterile ritornello questo, usato dal Governo di turno, come una sorta di “captatio benevolentiae “, neanche troppo nascosta .

Alla fin fine penso che neanche chi ci governa creda più in quel che dice di voler fare, dopo oltre sette anni di crisi economica gravissima , che persiste nonostante i comunicati rassicuranti diffusi a gran voce soprattutto negli ultimi tempi.

Parlare di crisi e di volontà di risolverla trova certamente facile consenso da parte di chi non legge oltre le parole , i così detti utili idioti .

Non bisogna spiegare nulla a costoro , anzi sarà sufficiente qualche puntata de “l’Isola dei Famosi”o del “Processo del lunedì”per far dimenticare le promesse non mantenute .

A ben vedere , è questo il punto cruciale di tutta la questione .

L’Italia non ha più bisogno di cittadini dal pensiero critico , ma di utili idioti , consumatori imbelli , operai flessibili , così come il Jobs act impone, per cui anche la scuola che abbiamo non va più bene.

Come si persegue questo ignobile obiettivo ?

In maniera molto semplice . Eliminando la democrazia nelle scuole .

Un insegnamento privo di libertà perde ogni efficacia e soprattutto non potrà mai formare liberi pensatori e cittadini avvezzi al pensiero critico .

Come si elimina la libertà di insegnamento ? In questo modo subdolo, ma certamente efficace .

Il Direttore Scolastico Regionale , di nomina politica , controlla i dirigenti scolastici , che a loro volta controllano i docenti , con buona pace dell’art. 33 della Costituzione .

Tutti inquadrati in fila per tre !

Infatti , l’aspetto preminente della proposta di legge numero 2994 è che viene conferito tutto il potere al dirigente scolastico, che diventa un vero e proprio dominus delle scuole statali , del tutto simile al gestore di una scuola privata ( così come chiede la Confindustria ) .

Ogni dirigente dovrà elaborare un piano triennale dell’offerta formativa , con l’ausilio di tre collaboratori di propria nomina ed avrà la facoltà di scegliere da un albo regionale i docenti che reputa più idonei all’ attuazione del piano di cui sopra ,alla stesura del quale , poi potranno concorrere anche soggetti privati . Gli Organi Collegiali avranno solo un ruolo consultivo !

Il dirigente , inoltre , avrà la potestà di valutare i docenti per gli scatti di stipendio legati al merito oltre alla prerogativa di creare cavalieri e curare i malati con l’imposizione delle mani , escludendo per ora lo ius primae noctis !

Conclusione : i dirigenti scolastici ope legis diventano onnipotenti ed onniscienti .

Ma “ quis custodiet custodes “ ? Ovvero: i dirigenti scolastici saranno valutati e come ?

Ebbene sì . Saranno valutati ( in realtà sono già valutati da quasi vent’anni , almeno così si dice in giro , ma nessuno se n’è accorto) . Elemento determinante sarà proprio come opereranno la scelta dei docenti in funzione degli obiettivi che loro stessi si sono prefissati .

Ovviamente è follia pura ! Con questa impostazione così gerarchizzata non funziona neanche una caserma !

E pensare che il P.D. di Bersani criticava Berlusconi e la Gelmini per la creazione della scuola azienda ed il preside manager . Una vera e propria eterogenesi dei fini , non c’è che dire !

Quella che vuole Renzi è una riforma scolastica molto più reazionaria di quella effettuata nel 1923 dal Ministro Giovanni Gentile e paragonabile , nelle finalità , solamente alla “ Carta della Scuola “ del 1941 redatta , durante il periodo di guerra , dal Ministro Bottai , che riteneva la scuola ancella dello stato fascista .

Analogamente la rinnovata scuola , oggi , deve essere asservita al potere economico e finanziario e funzionale al nuovo tipo di capitalismo che si sta imponendo in Italia ed in Europa .

Tutto quello che è profittevole è giusto , tutto quello che è giusto, ma non è profittevole ,deve essere eliminato ( Friedrich Von Hayek ). Con buona pace della nostra Carta Costituzionale , che però, come dicono i riformisti dell’ultima ora , è ormai cosa vecchia .

La nostra Costituzione garantisce sia i diritti umani che quelli di prestazione sociale come sanità, previdenza, tutela del lavoro , cultura e ambiente , che implicitamente ma necessariamente sono collegati ai primi , per cui la scuola in questa ottica diventa un ascensore sociale che concorre al miglioramento dell’individuo .

Questa proposta di legge , invece , se attuata ,modificherà la nostra Costituzione “ extra ordinem “, contribuendo a distruggere del tutto il patto sociale contenuto in essa , poiché la costituzione materiale , quella che si registra nei fatti, è già assolutamente in contrasto con quella sancita dal “ Potere Costituente “ originario e con il modello socio-economico democratico che propugnava .

Il progetto di controriforma scolastica stravolgerà tutta l’impostazione di partecipazione democratica dei decreti delegati del 1974 e diventerà un tassello importante di quelle riforme strutturali che il banchiere Mario DRAGHI , mai pago ( Cartago delenda est ) , continua ad invocare in forza del cosiddetto “ vincolo esterno “ ( quello dei mercati finanziari ) e che un Governo , senza alcun mandato elettorale, eletto in maniera incostituzionale , si è assunto il compito di attuare ,inaudita altera parte ( senza il bisogno di consultare il corpo lettorale) , davanti all’ex Presidente della Repubblica ,anch’ egli eletto in maniera illegittima .

Come detto all’inizio, le vere ragioni di questo provvedimento non risiedono nelle nostre aule scolastiche italiane , ancorchè vetuste ma che hanno reso grande l’Italia , bensì a Bruxelles .

Ce lo chiede l’Europa !…..lo vuole l’Europa ! Si ripete in modo martellante ed ossessivo e del tutto acritico . Effettivamente quello che chiedono i burocrati di Bruxelles è una una sorta di “ do ut des” , un mercimonio delle carni .

Infatti , leggendo il DEF 2015 redatto dall’ineffabile ministro dell’economia Padoan , si capisce in maniera incontrovertibile quello che Renzi non dice : baratta la scuola , la giustizia, lo statuto dei lavoratori , affinchè l’Italia possa non applicare, senza incorrere in sanzioni , nel corso del 2015 gli impegni assunti in Europa con la sottoscrizione del tutto improvvida ed inopportuna del Fiscal Compact ( altri 80 miliardi di euro annui di tagli per i prossimi venti anni ) . Un vero e proprio “ pactum sceleris “ .

Tuttavia , ci conforta ( e questo lo si desume sempre dal DEF ) che in un mondo futuro e futuribile , tutto questo scempio comporterà un incremento del 3% del PIL del 2025 ( sempre che gli oscuri modelli macroeconomici applicati , di cui non vi è contezza alcuna , siano giusti e non ci siano avverse congiunzioni astrali ndr ) .

Aveva ragione Keynes. Le politiche di austerità nel lungo periodo forse sono efficaci , ma nel lungo periodo siamo anche morti !

Così Renzi dopo aver distrutto lo Statuto dei Lavoratori , eliminando qualsiasi tutela con l’inversione dell’onere della prova in caso di licenziamento ,dopo aver dato un fiero colpo alla obbligatorietà dell’azione giudiziaria con la Legge n. 18 del 27/02/2015 che riforma la legge Vassalli sulla responsabilità civile dei Giudici per raccordarla , ovviamente, al diritto dell’Unione Europea ( colpire i potenti sarà sempre più difficile e la legge non sarà più eguale per tutti ), dopo aver strangolato la stampa libera , eliminando le risorse pubbliche per il 2015 del Fondo dell’Editoria presso la Presidenza del Consiglio , dopo aver avviato la riforma della Costituzione ( abolizione delle Province , ridefinizione dei poteri del Senato ) , dopo aver stilato una riforma elettorale dalla dubbia costituzionalità , ora deve dare in pasto ai mercati la scuola statale .

Vergogna !

Abbiate almeno il coraggio di dire i veri motivi di questa azione restauratrice !

Da cittadino italiano non riconosco più il mio paese e mi sento come un pellegrino in una terra sacrilega !

Concludo la mia disamina volgendo l’auspicio che il Governo possa avere un momento di risipiscenza e non prosegua oltre con il progetto di legge 2994 , che è assolutamente inemendabile e solo da cancellare , perchè indegno di uno stato democratico ed indipendente e solamente funzionale ad interessi che non ci appartengono e che risiedono altrove ( vincolo esterno ).

Auspico , inoltre , che tutti i patrioti , i liberi pensatori , i coraggiosi , i generosi facciano sentire il proprio dissenso a quanto si vuol perpetrare .

E’ un atto dovuto . Lo dobbiamo a noi stessi , ai nostri figli , ai nostri nipoti , ai nostri studenti , ai nostri giovani .

Per mettere mano alla riforma della scuola , così come a quella della Costituzione , bisogna avere un preciso mandato elettorale .

I nostri Padri Costituenti , uomini sicuramente di altri tempi ma anche di altra tempra morale , avevano questa investitura etica che solo il popolo sovrano con il proprio suffragio può conferire e non certo i burocrati della BCE , il placet della Confindustria o l’assenso di Mario DRAGHI .

In caso contrario , è in corso un colpo di stato !!

Raffaele SALOMONE MEGNA