Extraterrestre alla pari

Una collega ci segnala l’iniziativa di “lettura contro la censura”, che in realtà è per “il piacere di leggere tutto quello che ci pare”.

Venerdì 27 aprile 2018, Chiostro Palazzo Santa Margherita

Maratona di lettura per le scuole (mattino) e per tutti (ore 17) per la libertà di conoscenza

L’iniziativa

L’Associazione A different eye promuove una lettura collettiva e festosa del libro di Bianca Pitzorno, Extraterrestre alla pari, nell’intento di portare un segno, in città, contro la censura.

È possibile proporsi come lettori volontari rivolgendosi a info@adifferenteye.it .

Al mattino l’iniziativa è riservata alle classi del secondo ciclo delle elementari e prima media.

Per partecipare occorre prenotare (tel. 059 2032940).

Il libro

In casa Olivieri c’è un ospite eccezionale: Mo, un bambino del pianeta Deneb. Bambino o bambina? La piccola differenza tra terrestri e denebiani, infatti, è che non si scopre il loro sesso prima dei vent’anni!

Ma questa piccola differenza crea grandi difficoltà: pare che, sulla terra, essere maschi o femmine determini ogni aspetto della vita, anche di quella dei piccoli…

In questo romanzo, capace a un tempo di far ridere e far pensare, Bianca Pitzorno mostra quante contraddizioni e quanti pregiudizi si annidano nell’educazione delle bambine e dei bambini, e quante volte sia difficile scegliere ciò che si vuole diventare quando tutti ti dicono chi sei.

Età di lettura: da 10 anni.

L’autrice

Bianca Pitzorno nel suo sito si descrive così: “Sono nata a Sassari, nel 1942. Appartengo a quella generazione che da giovane ha ‘fatto il Sessantotto’. Eravamo convinti di poter cambiare il mondo. Non ci siamo riusciti, ma sono ancora convinta che ‘un mondo migliore è possibile’ e che vale la pena di combattere per i nostri ideali.

Di mestiere faccio la scrittrice, come sta scritto sulla mia carta d’identità. Mi guadagno la vita scrivendo, fin dagli anni Settanta del secolo scorso..

Ho pubblicato moltissimi libri, principalmente di narrativa, per adulti e per bambini. Libri assai diversi tra loro, perché nel corso degli anni naturalmente sono cambiata. Io ho sempre aspirato ad essere soltanto una narratrice… Il  mio intento, raccontare il mondo e la condizione umana nelle diverse situazioni come io li vedo e li sento nel profondo del mio pensiero”.

Immagine di copertina: illustrazione di Arianna Farricella.