Retrospettiva sulle dimissioni di Mario Ricciardi

Cari Colleghi,

Quattro giorni fa il Corriere della Sera ha pubblicato un articolo di Gianna Fregonara dal titolo Riforma della scuola: scontro al ministero, si dimette il consigliere di Bianchi.

«C’è maretta al ministero dell’Istruzione. […] Bianchi non aveva messo in conto però […] le dimissioni [di Mario Ricciardi] suo consulente per i rapporti con i sindacati e per la gestione del contratto, il cui iter è stato appena avviato».

Per capire la posizione per la quale «Ricciardi se ne è andato», abbiamo estratto alcuni spezzoni del suo intervento a un convegno del 20 febbraio 2019, “Autonomia differenziata e istruzione”, promosso da CISL Scuola e IRSEF IRFED (https://youtu.be/uoc3K_e6EJY)

Riproduciamo di séguito quanto da noi scritto su twitter.com il 5 giugno, aggiungendo gli spezzoni del video originale:

1. [Mario Ricciardi a un convegno del 20 febbraio 2019 su “Autonomia differenziata e istruzione”] La cui narrazione della storia della legge sulla cosiddetta autonomia ci porta al quesito: «Si può violare la Costituzione, senza toccarla?»



2.
«Tra i livelli essenziali delle prestazioni.. c’è anche il problema della retribuzione del personale… È evidente che.. prestazioni troppo basse, inadeguate rispetto al ruolo sociale, alla preparazione e all’impegno… questo è anche un problema…» Un altro minuto di riflessione di Mario Ricciardi al convegno del 20 febbraio 2019 su “Autonomia differenziata e istruzione”.

 

3. [tre anni prima dello] SCIOPERO 30 MAGGIO 2022 «Non vorrei che si dimenticasse che c’è in ballo, in questo momento, una ipotesi di revisione dei rapporti tra legge e contratto [CCNL]»
«Di nuovo, dopo la “legge Brunetta”, dopo la “legge Madìa”, oggi si sta parlando di una legge delega che probabilmente metterà in discussione anche i rapporti tra legge e contratto».
«Ora, io posso immaginare – non so quanto io sia in questo malizioso – che questa revisione sarà pensata nel senso di una restrizione degli spazî della contrattazione e non di un loro allargamento».
Un minuto e mezzo di riflessione del dimissionario Mario Ricciardi al convegno del 20 febbraio 2019 su “Autonomia differenziata e istruzione”



4.
[a contratto nuovamente scaduto, tre anni prima dello] SCIOPERO 30 MAGGIO 2022 «Il #CCNL è stato fermo per dieci anni… per dieci anni… e voi sapete che per riaprirlo è occorso, non soltanto la tenacia dei sindacati, ma l’intervento della Corte Costituzionale».
«Il ruolo del CCNL non è dato una volta per tutte, essendo sottoposto all’andamento variabile dei rapporti di forza tra le parti, alle insidie che emergono quando questi rapporti diventano particolarm. squilibrati. Quindi bisogna fare molta attenz. a mantenere vivo il CCNL»
«Il ruolo del CNNL abbiamo in Italia non da tantissimi anni… dagli anni Settanta… ed è ciò che è servito, in questi anni, a creare un bilanciamento nei rapporti di forza. Questo è un dato non scontato, che non è dato una volta per tutte».
Altre riflessioni di Mario Ricciardi al convegno del 20 febbraio 2019 su “Autonomia differenziata e istruzione”


5.
[tre anni prima dello] SCIOPERO 30 MAGGIO 2022 «Allo stesso modo bisognerà riaffermare con forza la dimensione nazionale della disciplina e della valutazione…»
«… perché va detto, peraltro, che le intese in corso [tra chi e chi?] prevedono anche la riforma degli Organi Colleg., e questo potrà modificare in un senso o in un altro i poteri della dirigenza, a seconda di come si deciderà di costruire il modello di governance…».
«Io credo – ancora per dare un altro suggerimento [nel contrasto della regionalizzazione della scuola] – che l’omogeneità della disciplina del reclutamento.. debba essere un tema da salvaguardare, da mantenere a livello nazionale».
«Anche perché si tratta di materie strettamente connesse con un altro diritto costituzionale fondamentale, quello della #libertà_di_insegnamento». (art. 33 Cost.)
Altre riflessioni del dimissionario Mario Ricciardi al convegno del 20 febbraio 2019 su “Autonomia differenziata e istruzione”


6.
[tre anni prima dello] SCIOPERO 30 MAGGIO 2022 «Se [le Regioni si vogliono in qualche modo] impadronire del governo della scuola, è evidente che si dovrà procedere creando un efficiente sistema di premi e di sanzioni per i sottoposti…» #bastone_e_carota
«.. cioè è prevedibile che a livello regionale si aumenteranno le risorse attraverso cui incrementare selettivamente le retribuzioni del personale, in base a criterî che saranno stabiliti a livello regionale…»
«che potrebbe[ro] anche essere utlizzat[i] per determinare uno scambio di fatto tra aumento selettivo dei salarî e intervento sulla metodologia e sui contenuti dell’insegnamento…»
«…in una parola: più soldi e meno #libertà_di_insegnamento».
«Tra l’altro, non è escluso – perché di questo si è parlato [tra chi e chi?] – che l’aumento delle retribuzioni possa comportare anche un aumento di addebito orario, riproponendo la ormai stanca e stancante diatriba sull’impegno orario degli insegnanti…»
Un altro denso minuto abbondante di Mario Ricciardi al convegno del 20 febbraio 2019 su “Autonomia differenziata e istruzione”