PROFESSIONE DOCENTE MAGGIO 2015

03 Maggio 2015 (1.9 MiB, 1508 downloads)

PROFESSIONE DOCENTE MAGGIO 2015
Buongiorno e ben ritrovati web spettatori, sono di nuovo con voi per la presentazione della rivista Professione Docente di maggio diretta da Renza Bertuzzi.
-La libertà e la dignità dei docenti e’ in pericolo, scrive Rino Di Meglio nell’articolo in prima pagina, e questa grande preoccupazione per la sorte della scuola pubblica mette in secondo piano l’orgoglio e la gioia del buon risultato elettorale ottenuto dalla Federazione Gilda Unams nelle recenti elezioni RSU, frutto, scrive Gianluigi Dotti, della peculiarità di questa organizzazione sindacale.
-Nella stessa prima pagina, Renza Bertuzzi , analizzando il testo del ddl presentato dal Governo in Parlamento, si sofferma sugli aspetti che snaturano la scuola italiana chiedendosi cui prodest questo cambiamento?
-A pag 2 i comunicati stampa della Gilda, in risposta ad aspetti importanti contenuti nel disegno di legge la Buona scuola, come l’assunzione dei precari e il nuovo ruolo del Preside, definito da CN Rino Di Meglio preside sceriffo.
-Con questo disegno di legge si è avuto un effetto immediato, scrive Gianluigi Dotti a pag 3, perché le sigle sindacali CGIL, CISL, UIL, Snals, Gilda si sono compattate e hanno dato vita ad una serie di mobilitazioni unitarie a partire dall’incontro del 25 marzo scorso a Roma tra i direttivi nazionali dei sindacati e i rappresentati politici, alla grande e manifestazione nazionale RSU del 18 aprile e alla dichiarazione, durante la manifestazione, di uno sciopero generale unitario il 5 maggio. Su Gilda Tv i servizi delle mobilitazioni.
-Un mostro giuridico, così viene definito dalla Federazione Gilda Unams il disegno di legge del Governo Renzi. In questa pagina vengono analizzati gli articoli del ddl, più sovversivi e dirompenti sul piano costituzionale.
-Antonio Antonazzo, responsabile nazionale della Gilda per i precari, aiuta i lettori ad entrare nel macchinoso piano previsto dalla Riforma per l’assunzione dei precari, svelando le promesse mancate, ma soprattutto le esclusioni.
-Nel disegno di legge la Buona Scuola e’ prevista l’introduzione di una carta del docente dal valore di 500 euro per le spese professionali.
-Fabrizio Reberchegg si chiede, nell’articolo a pag. 10, come potrà essere utilizzata, ma soprattutto perché il Governo impegna quasi 400 milioni di euro in questa carta, quando gli stipendi sono bloccati da 6 anni e non sono stati pagati ai docenti gli scatti di anzianità del 2013?
-Sempre nella stessa pagina Fabrizio Reberschegg accompagna il lettore nel l’analisi dell’art. 2 del ddl, che riguarda l’organico dell’autonomia e del possibile scenario della fine della mobilità dei docenti.
-Mentre nel CCNL vigente la formazione dei docenti e’ intesa come diritto dovere, l’articolo 30 del ddl rende l’aggiornamento obbligatorio, con 50 ore annue di formazione senza nessun riconoscimento accessorio. Anche per questa norma Fabrizio Reberschegg si chiede a chi sarà utile un modello autoreferenziale che già nel 2016 dovrebbe costare 40 milioni di euro.
-Tutto l’interno della rivista è dedicata alle prossime elezioni del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione del 28 aprile.
L’inserto spiega perché è importante andare a votare per questo organismo, a cosa serve e perché votare i candidati della Gilda degli insegnanti.