Nota sindacale della Federazione Gilda-UNAMS sulle convocazioni del Collegio dei Docenti (ex DPCM 4 MARZO 2020)

Preghiamo di segnalarci le scuole che stanno convocando collegi dei docenti durante questo periodo di sospensione dell’attività didattica.
Il rischio per la salute pubblica non si deve sottovalutare.


Ai Dirigenti scolastici della provincia di Modena

Ai Docenti e al personale ATA di ogni istituzione scolastica

All’albo sindacale di ogni plesso scolastico (L.300/1970)

e p.c.

Al Direttore generale dell’USR per l’Emilia Romagna

Al Dirigente dell’Ufficio VIII di Modena – USR per l’Emilia Romagna

Oggetto: DPCM 4 MARZO 2020 – CONVOCAZIONE COLLEGIO DEI DOCENTI
NOTA SINDACALE DELLA FEDERAZIONE GILDA-UNAMS

Con riferimento alle previsioni normative di cui al DPCM del 4 marzo 2020, finalizzate al contrasto della evoluzione del fenomeno epidemiologico COVID-19 sul territorio nazionale, viste le plurime segnalazioni pervenute a questa Organizzazione Sindacale in ordine a “convocazioni ad horas” del Collegio dei Docenti – disposte dai dirigenti scolastici di alcuni Istituti di ogni ordine e grado di istruzione, si evidenzia che la ratio del decreto in questione risiede inequivocabilmente nella necessità di ridurre al minimo possibile le occasioni di assembramento di un numero considerevole di persone – tanto in luoghi pubblici che privati. Pertanto, considerato l’elevato numero di componenti del Collegio dei Docenti dei singoli Istituti, in alcuni casi composto finanche da 150/200 docenti, le convocazioni ad horas di cui sopra potrebbero, con ogni probabilità ed evidenza, costituire una ingiustificata elusione del testo normativo citato e avere effetti gravemente nocivi per la salute pubblica.

Infatti:

A) il Decreto cit. prevede espresse misure logistiche di prevenzione dell’epidemia: in particolare, l’art. 1, comma 1 lett. a) stabilisce che “sono sospesi i congressi, le riunioni, i meeting in cui è coinvolto…personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali”. Il collegio dei docenti costituisce senz’altro una riunione molto affollata in ambiente chiuso. Il personale scolastico è “incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali” ai sensi della Legge n. 146/1990. Pertanto, la convocazione del collegio docenti violerebbe apertamente tale previsione.

B) il Decreto cit. prevede ulteriori misure logistiche di prevenzione dell’epidemia: in particolare l’art. 1, comma 1 lett. b), richiamando la lett. d) della tabella allegata al Decreto, impone una “distanza interpersonale di almeno un metro”. Tale circostanza sarebbe impossibile da garantire costantemente durante un Collegio dei docenti, considerata la scarsa ampiezza della maggior parte delle aule nelle quali essi sono tenuti, visto soprattutto l’ingente numero dei partecipanti, che abitualmente stazionano per lungo tempo l’uno di fianco all’altro.

C) il Decreto cit. non impone espressamente i Dirigenti scolastici di convocare ad horas i Collegi dei Docenti degli istituti scolastici, piuttosto si limita a prevedere solo delle misure di didattica alternative (insegnamento/apprendimento a distanza);

D) fermo il contenuto delle disposizioni di cui al Decreto cit., i Dirigenti scolastici hanno altresì l’obbligo, rilevante in punto civile e penale – e in questo periodo in modo ancor più stringente – di garantire ai sensi dell’art. 2087 cod. civ. la sicurezza dell’ambiente di lavoro e, quindi, di tutelare l’incolumità fisica e psichica dei lavoratori. Sicurezza ed integrità che sarebbero ingiustificatamente messe a rischio nel caso di eventuale convocazione del Collegio dei Docenti.

E) l’eventuale inosservanza delle previsioni di cui al Decreto cit. da parte dei Dirigenti scolastici integrerebbe la violazione dell’art. 650 cod. pen. (inosservanza ai provvedimenti dell’Autorità). Le pene previste per tale reato sono molto pesanti.

Tanto si richiede di attentamente valutare.

Distinti saluti

Federazione GILDA-UNAMS/Gilda degli Insegnanti
Robertino Capponcelli, coordinatore provinciale