Esame di Stato, incontro al Miur

Resoconto dell´incontro tra l´Amministrazione  le organizzazioni sindacali del comparto Scuola
Fonte: http://www.gildains.it/

All´incontro, richiesto da alcune OO.SS., il direttore generale per gli ordinamenti scolastici e per l´autonomia scolastica, Dott.ssa Carmela Palumbo, ha presentato una relazione sulle problematiche connesse all´Esame di Stato.

Le problematiche nascono dal fatto che l´Esame di Stato è rimasto incardinato sui vecchi ordinamenti mentre è giunto a regime il nuovo ordinamento. Le principali difficoltà sono date dai comportamenti non del tutto corretti attuati sul territorio nazionale, come ad esempio sperimentazioni autorizzate da soggetti che non ne avevano titolo (regioni, province, comuni, conferenza Stato-regioni, ecc.), riduzione e/o soppressione di materie caratterizzanti l´indirizzo di studio, indirizzi del vecchio ordinamento ancora vigenti (liceo europeo) fino allo snaturamento della caratterizzazione indirizzo.

A questo punto, in presenza di situazioni fuori dall´ordinamento, l´Amministrazione ha operato per tutelare l´interesse degli studenti ad un Esame su materie e contenuti sui quali sono stati preparati durante il corso di studio, individuando quindi un numero di curvature superiore agli indirizzi del nuovo ordinamento.

Viene affrontata anche la questione dei licei coreutici e musicali, che hanno presentato numerosi problemi, in particolare è risultato impossibile inserire una prova pratica/laboratoriale con votazione autonoma. La soluzione individuata ha tenuto conto dei suggerimenti della rete dei licei coreutici e musicali.

Il Miur interverrà con una nota riservata agli USR per richiamare una maggiore attenzione nella fase di controllo e di formazione degli organici. Successivamente interverrà anche presso i Dirigenti scolastici delle scuole segnalate per chiedere di riallineare i corsi agli ordinamenti vigenti.

Le OO.SS. hanno rilevato che l´analisi dell´Amministrazione è stata lucida e trasparente e per questo ringraziano il direttore, ma la situazione che è emersa è perfino più grave di quanto le OO.SS. avessero immaginato.

Di certo il fatto che l´Amministrazione sia arrivata alla fine del quinquennio di attuazione del nuovo ordinamento, anzi ad a.s. 2014/2015 già avanzato, a normare l´Esame di Stato in assenza della riforma delle classi di concorso ha contribuito a creare disorientamento nelle scuole e degli insegnanti.

Grave anche il mancato esercizio del controllo da parte dell´Amministrazione sulle scuole, in particolare l´assenza del monitoraggio espressamente previsto dai Decreti che hanno introdotto il nuovo ordinamento. Chiedono che di fronte alla rilevazione di atti amministrativi illegittimi l´Amministrazione proceda con contestazione d´addebito per individuare le responsabilità.

Sottolineano il fatto che se questo è il risultato dell´autonomia delle scuole, molte preoccupazioni sorgono per l´attuazione del progetto della Buonascuola così come previsto dal Governo.

Le OO.SS. hanno ricordato che molte delle segnalazioni rilevate potevano essere risolte in precedenza e prima che diventassero problematiche se il Miur avesse mantenuto costanti rapporti sindacali. Chiedono di essere costantemente informati sull´evoluzione della situazione con incontri sistematici e programmati tra l´amministrazione e le OO.SS..

Sulla questione dei musicali è stata segnalata la difficile situazione degli insegnanti di strumento musicale inseriti come “esperti” per la seconda prova e l´attuale impedimento per la funzione di commissario per tutti coloro che non sono della classe di concorso A031 (nonostante l´atipicità).

La delegazione FGU-Gilda degli Insegnanti ha partecipato il disagio dei docenti per i ritardi dell´Amministrazione sull´Esame di Stato e sulle classi di concorso, rilevando come l’autonomia scolastica sia stata intesa dai Dirigenti scolastico come “faccio quello che voglio”, per questo è necessario che dal Miur giungano indicazioni chiare e puntuali.

Su precisa richiesta della FGU-Gilda degli Insegnanti l´Amministrazione ha garantito il pagamento dei docenti per il loro impegno in ogni singola commissione.