Critiche e proposte sull’Alternanza Scuola Lavoro dal Liceo Classico “Massimo d’Azeglio” di Torino

Petizione recentemente firmata da trentasei docenti, rappresentativi dei due terzi (2/3) del Collegio dei Docenti del Liceo Classico “Massimo D’Azeglio” di Torino.

LICEO CLASSICO “MASSIMO D’AZEGLIO” DI TORINOAl Ministero dell’Istruzione
All’USR Piemonte
Agli Istituti superiori di II grado di Torino e Città Metropolitana
Alle OO.SS.

Un gruppo di docenti del Liceo classico “Massimo D’Azeglio” di Torino, pur considerando positivo l’obiettivo di collegare la scuola alle diverse realtà lavorative, dopo aver sperimentato gli effetti dell’Alternanza Scuola Lavoro (ASL) prevista dalla legge sulla “Buona Scuola”, ritiene di dover segnalare alcune gravi criticità, ed in particolare le seguenti:

– gli studenti sono sottoposti a carichi di lavoro insostenibili, dovendo conciliare le ore di attività dell’ASL e quelle necessarie ad affrontare i normali impegni scolastici (studio e compiti a casa, preparazione per le verifiche scritte e orali in classe, attività di ricerca individuali e di gruppo, sperimentazioni didattiche, conferenze, uscite sul territorio ecc.);
– le ore di studio e quelle di lezione in classe vengono ridotte con conseguenze negative sulla formazione nelle discipline scolastiche;
– le attività extrascolastiche che gli studenti hanno intrapreso per passione o in vista di una futura attività professionale (musica, danza, sport, attività di volontariato ecc.) devono drasticamente essere ridotte o abbandonate, a detrimento anche della maturazione umana complessiva;
– le attività di ASL non risultano utili per accedere al mercato del lavoro e non sono congruenti con il percorso degli studenti liceali, che, dopo il diploma, proseguono negli studi universitari;
– le ore di ASL sottraggono tempo ed energie ad una più efficace preparazione in vista dell’ingresso in Università;
– i docenti stessi sono obbligati a dedicare tempo ed energie alla gestione delle attività di ASL sottraendoli alla normale didattica; le attività di ASL, inoltre, non hanno alcuna ricaduta sulla progettazione didattica specifica dei licei;
– talvolta l’organizzazione del lavoro e l’articolazione delle cattedre sono condizionati da criteri legati all’ASL anziché essere finalizzati ad una buona gestione della didattica.

I docenti del D’Azeglio avanzano perciò le seguenti proposte:

– la riduzione delle ore di ASL per i licei da 200 a non più di 100 nell’arco del triennio;
– una seria informazione sulle caratteristiche del mondo del lavoro, dei diversi sbocchi professionali (nel quadro delle attività di orientamento in uscita), dei diritti e dei doveri del cittadino impegnato nel lavoro;
– la drastica riduzione del peso delle attività di ASL nella valutazione finale dell’Esame di Stato.