Breve sull’INVALSI

Pervengono numerosi quesiti relativi all’obbligo di somministrazione e
di correzione e di tabulazione dei risultati delle prove INVALSI.

Premesso che la Gilda non crede a questo sistema di valutazione inutile,
dispendioso, fuorviante e assai poco “scientifico”, si deve però
prendere atto che ora la legge afferma che le prove sono obbligatorie
per le scuole e il datore di lavoro (DS) procede di conseguenza.

La questione non è comunque ancora pienamente risolta sul piano degli
obblighi contrattuali dei docenti:

mentre le prove vengono somministrate in orario di servizio e quindi il
datore di lavoro può legittimamente disporre del personale per questa
verifica delle competenze e delle conoscenze degli alunni, la correzione
e la tabulazione degli esiti delle prove configura per l’insegnante
lavoro straordinario rispetto all’ordinaria funzione docente.

Pertanto, la nostra posizione (nazionale e provinciale) è che il docente
può anche legittimamente rifiutarsi di correggere e tabulare perchè
trattasi di lavoro straordinario. In alternativa, se accetta di svolgere
tale attività straordinaria, chieda di essere pagato.

Le RSU di scuola, adeguatamente sollecitate, dovrebbero concordare il
compenso.

Il lavoro straordinario non è comunque obbligatorio.